Le Isole Eolie, situate al largo della costa nord-orientale della Sicilia, sono un arcipelago vulcanico composto da sette isole principali: Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Conosciute anche come Isole Lipari, queste isole sono note per la loro bellezza naturale, la storia ricca e l’attività vulcanica.

  • Lipari: La più grande e popolata, famosa per le sue spiagge di pomice e il Castello di Lipari.
  • Salina: Conosciuta per i suoi vigneti e la produzione di Malvasia, è l’isola più verde dell’arcipelago.
  • Vulcano: Celebre per i suoi fanghi termali e i vulcani attivi, come il Gran Cratere.
  • Stromboli: Ospita uno dei vulcani più attivi del mondo, con spettacolari eruzioni visibili anche di notte.
  • Filicudi: Apprezzata per la sua natura selvaggia e incontaminata e le sue grotte marine.
  • Alicudi: La più remota e meno sviluppata, ideale per chi cerca tranquillità e natura intatta.
  • Panarea: La più piccola e mondana, frequentata da turisti e celebrità per le sue acque cristalline e la vita notturna.

L’arcipelago è patrimonio dell’umanità UNESCO grazie al suo valore geologico e naturale. Le Isole Eolie sono una destinazione popolare per chi ama il trekking, le immersioni, il nuoto e la scoperta di paesaggi mozzafiato.

Sommario

La salita al cratere di vulcano

Durante la mia settimana in barca a vela tra le Isole Eolie non poteva mancare una tappa sull’isola di Vulcano che deve il proprio nome al Dio romano del fuoco, il quale sembra risiedesse proprio sull’isola.

Il vulcano è ancora attivo, e sebbene l’ultima eruzione risalga al 1890, l’attività si può notare attraverso le tantissime fumarole e getti di vapore (anche sottomarini).

La nostra sveglia ha suonato alle 4:00 visto che avevamo tutte le intenzioni di goderci l’alba dal cratere.

Appena sbarcati sull’isola l’odore di zolfo penetra prepotentemente nelle narici, a tratti difficile da sopportare, ma l’emozione di trovarsi quella “montagna” davanti fa passare tutto in secondo piano.

Tempi di percorrenza, difficolta' e orari

Dal porto all’inizio del sentiero ci vogliono circa 10-15 minuti di camminata ma la sorpresa quando siamo arrivati non è stata piacevole.

Da quest’anno (2023) il comune ha messo un semaforo, con tanto di telecamera, proprio all’accesso del sentiero, che ne vieta l’entrata al di fuori di determinati orari, pena salatissime multe.

cartello-accessi-vulcano

Dovendo aspettare quasi un’ora per poter salire, purtroppo ci siamo persi l’alba dall’alto, ma ci siamo goduti una splendida alba sul mare mangiando un cannolo.

Alle 6.45, con la pancia piena, siamo finalmente partiti per il nostro trekking.

Il percorso è lungo circa 800 mt tutti in salita, con un dislivello di 386 mt, non particolarmente difficile se non per il tipo di terreno in maggioranza sabbioso dovuto alla polvere vulcanica, ed è completamente esposto al sole.

Tempi di percorrenza, difficolta' e orari

E’ possibile organizzare la salita con una visita guidata o anche in autonomia, l’importante è prepararsi al meglio specialmente se decidete di affrontare il percorso in estate.

Già alle 7 del mattino, essendo luglio, faceva veramente caldo, quindi di vitale importanza attrezzarsi con scorta d’acqua (non ci sono punti ristoro), cappello, crema solare e scarpe idonee.

Potrebbe esservi utile anche un foulard per coprirvi naso e bocca se i vapori dovessero diventare troppo fastidiosi.

cratere-vulcano-isole-eolie

Ma i vapori sono pericolosi?

Più ci avvicinavamo alla vetta più l’odore di zolfo iniziava a farsi sentire non solo nelle narici ma anche in gola, rendendo l’ultimo tratto un po’ faticoso. Oltrepassato un certo punto l’aria è tornata ad essere respirabile.

Questi vapori emessi dalle fumarole contengono anidride carbonica che in grandi concentrazioni può essere dannosa per l’uomo e anche per gli animali.

Vicino a queste fuoriuscite di gas le temperature sono molto elevate, senza adeguate calzature si corre il rischio di scottarsi.

Vige quindi il divieto di scendere nel cratere, di uscire dai sentieri, di asportare rocce, minerali e flora locale protetta.

I fanghi sono attualmente chiusi.

Allora perchè salire sul vulcano?

Oltre al piacere di immergersi nella natura e di conquistarne la vetta, uno dei principali motivi che rendono questo trekking così affascinante è sicuramente il panorama, man mano che si sale si possono vedere tutte e 7 le isole Eolie con un solo colpo d’occhio.

Quanto rimanere sul vulcano?

Quando si fa una vacanza in barca il tempo a terra non è tantissimo.

Ho promesso che tornerò per prendere un’altra granita da “Il gelato di Antonio” la migliore che io abbia mai assaggiato.

E’ vero che quando scendi dal trekking sei talmente accaldato che anche un bicchiere di ghiaccio potrebbe sembrare la cosa più buona al mondo ma vi assicuro che qui la granita è davvero imbattibile e il locale si trova proprio sulla strada per tornare verso il porto.

Tornerò Vulcano, tornerò per rimanere qualche giorno e scoprirti meglio perché sei davvero bella.

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