Genova: cosa vedere in due giorni

Oggi voglio raccontarvi una città che penso sia tra le più sottovalutate d’Italia. Io stessa penso di non averla mai presa tanto in considerazione finché, per lavoro, mi sono ritrovata a visitarla. Famosa prevalentemente per il suo acquario, Genova è in realtà una città che ha molto da offrire e che meriterebbe una visita approfondita.

Se ti ho incuriosito e stai pensando di pianificare una visita di due giorni a Genova, sei nel posto giusto.

Passeggiando tra i caruggi ti porterò alla scoperta del mio itinerario, tra cultura e cucina locale. 

Prima però ti lascio alcune informazioni utili.

ragazza con occhiali da sole appoggiata ad una ringhiera, sullo sfondo il porto di Genova con le sue barche in una giornata di sole

IN QUESTA PAGINA:

Come arrivare a Genova

Grazie alla sua posizione Genova è una città raggiungibile con ogni mezzo di trasporto:

  1. Aereo: l’aeroporto Cristoforo Colombo è regolarmente collegato col centro città
  2. Treno: con due stazioni centrali, Principe e Brignole, la città è perfettamente collegata con l’Italia e la Francia
  3. Bus: grazie a Flixbus (mettere il collegamento al sito) è facilmente raggiungibile da varie città italiane
  4. Nave: numerosi traghetti la collegano ai principali porti del Mediterraneo
  5. Auto: Genova è una città da girare a piedi, tra i carruggi i mezzi di trasporto non passano e i parcheggi scarseggiano.

Se pensate di raggiungerla in macchina vi segnalo alcuni luoghi dove potrete più facilmente trovare parcheggio gratuito non distante dal centro:

  • Via Moresco a 100 metri dalla stazione centrale di Brignole
  • Piazzale Marassi a 800 metri dalla stazione centrale di Brignole
  • Via Rubattino in zona acquario

Noi abbiamo parcheggiato facilmente in via Moresco.

Nella zona del centro storico troverete anche numerosi parcheggi a pagamento, spesso convenzionati con gli hotel.

focaccia genovese appoggiata sul tavolino di un bar
entrata di una focacceria, la tenda verde scuro su muro in faccia vista

Dove dormire a Genova

Scegliere dove dormire a Genova dipende dal tipo di esperienza che cerchi: comodità, atmosfera o vicinanza alle attrazioni principali.

Prima di decidere è importante sapere che Genova è interamente visitabile a piedi, quindi qualsiasi zona è raggiungibile con una passeggiata, più o meno lunga.

  • Il centro storico è sicuramente una delle migliori zone dove alloggiare per avere tutte le maggiori attrazioni a poca distanza. Se arrivate in auto però non è possibile accedervi senza l’apposito permesso, in quanto si tratta di una zona a traffico limitato. In questo caso basterà scegliere un hotel con parcheggio e che vi rilasci il permesso.
  • Porto antico, si trova adiacente al centro storico ed è la zona più scelta dalle famiglie con bambini, poichè è un area sicura e ricca di attrazioni quali l’acquario, il museo del mare, la biosfera e la città dei bambini.
  • Stazione Brignole e Piazza Principe, zone ottime se si arriva in treno, le principali attrazioni si trovano a 10 minuti a piedi, mentre via XX Settembre, la principale via dello shopping, a soli 5 minuti.
  • Foce, Castelletto Marassi, questi sono quartieri più economici ma comunque molto vicini al centro. La comodità di soggiornare qui, oltre al risparmio, è che non serve il permesso per l’auto.
  • Boccadasse, un suggestivo borgo marinaro che rimane a pochi minuti dal centro.

Giorno uno: Palazzo Reale, Santa Maria delle Vigne, Mercato Orientale, la spianata di Castelletto

La scoperta di una città inizia anche dai suoi piatti tipici, se ti stai chiedendo cosa mangiare a Genova per iniziare la giornata ti consiglio la tipica colazione genovese: focaccia inzuppata nel cappuccino. 

Le focaccerie sono ovunque, lasciati guidare dal profumo invitante di focaccia appena sfornata, mentre passeggi tra i caruggi, verso la prima tappa della giornata.

Palazzo Reale

Una delle dimore storiche più affascinanti della città, tra magnifici saloni affrescati, quadri ed arredi originali, in cui è custodita la storia delle più importanti famiglie genovesi.

Il Palazzo Reale di Genova deve il suo nome alla presenza dei Savoia, che furono i suoi ultimi proprietari, prima di essere ceduto allo Stato Italiano, nel 1919.

Situato in via Balbi (dal nome dei primi proprietari) il palazzo rappresenta un esempio straordinario di architettura barocca e rococò.

La famosa Galleria degli Specchi è ispirata alla Galerie de Glaces della reggia di Versailles; la terrazza panoramica, con vista sul porto antico, rappresenta una cornice ideale per godere di una vista spettacolare sulla città.

La visita, tra palazzo, terrazza e giardini, dura poco più di un ora.  La domenica è chiuso, tranne per le aperture straordinarie, ogni prima domenica del mese.

Il biglietto di entrata costa 10€. Prezzi e orari sul sito ufficiale.

Uscendo dal Palazzo Reale ci dirigiamo verso la Strada Nuova, in soli 200 metri si concentrano ben 14 palazzi storici, uno più bello dell’altro, non potrai fare a meno di sbirciare dentro ogni portone.

I più conosciuti sono anche gli unici visitabili, e sono: Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Tursi.

Santa Maria delle Vigne e la salita alla cupola

Genova conta 173 Chiese. Una poco menzionata negli itinerari cittadini è proprio la Basilica di Santa Maria delle Vigne, uno dei luoghi di culto più antichi della città.

Risalente al IX secolo, questa chiesa deve il suo nome ai vigneti che un tempo la circondavano; ora si trova nel cuore del centro storico.

La vera sorpresa? E’ possibile scoprirla in un modo un po’ diverso dal solito, e visto che le cose diverse mi piacciono, mi sono armata di caschetto protettivo, per addentrarmi tra tunnel e passaggi generalmente chiusi al pubblico.

Grazie all’iniziativa di Kalatà, che organizza visite guidate esclusive, ho provato l’emozione di salire fino alla cupola e ammirare da vicino le decorazioni interne, scoprire l’antica struttura della chiesa e infine godermi una vista unica sui tetti e sulle torri di Genova.

Ogni week end è possibile prenotare la visita guidata al costo di 10€ sul loro sito.

Passando per Piazza De Ferrari

Impossibile passare per la piazza senza notare la sua fontana, uno degli elementi più fotografati della città.

Piazza De Ferrari è circondata da edifici di grande valore artistico, come il Palazzo Ducale, il Palazzo della Regione Liguria, il Credito Italiano, il teatro Carlo Felice, il Palazzo dell’Accademia Linguistica e infine quello della Borsa.

Qui si trova il cuore pulsante del capoluogo ligure, un punto di incontro per turisti e genovesi, nonchè una porta d’accesso alle principali attrazioni, infatti da qui si ramificano alcune delle maggiori vie del centro, fra cui via Dante e via XX Settembre, la prossima tappa del nostro itinerario.

caruggio genovese di sera con persone che passeggiano e una scritta in primo piano illuminata con scritto "botteghe"
fontana della piazza principale di Genova e i palazzi storici sullo sullo sfondo

Da via XX settembre al Mercato Orientale

Passeggiando sui mosaici della famosa via dello shopping genovese si arriva al mercato orientale.

Quando ho letto questo nome ovviamente mi aspettavo un mercato dedicato all’Oriente e sono rimasta molto sorpresa scoprendo la vera derivazione del suo nome, ovvero la vicinanza con quella che era la porta orientale della città.

Adoro i mercati, sono una tappa fondamentale per me durante la visita di una città. Mi piace perdermi tra i colori inebrianti e gli odori terrosi dei prodotti tipici.

I racconti dei “besagnini”, ovvero i fruttivendoli che anticamente coltivavano i loro prodotti da vendere al mercato proprio intorno al fiume Bisagno, ci hanno portato indietro nel tempo, facendoci scoprire l’autenticità delle tradizioni locali e la storia dietro ad ogni piatto che oggi viene riconosciuto come “tipico”.

Quello che ha arricchito ancor di più la nostra esperienza è stata senza dubbio la presenza di Cristina di Creattivando, senza la quale ci saremmo persi molte curiosità davvero interessanti.

Cristina ci ha rivelato alcuni segreti:

  • le caratteristiche che deve avere la vera focaccia genovese (ovviamente non non ho perso l’occasione di assaggiarne subito una buonissima)
  • come scegliere i migliori ingredienti per fare il pesto

Se vuoi imparare a fare il pesto come un genovese doc, ti consiglio di non perderti il mio articolo con i migliori consigli per il vero pesto alla genovese

I consigli di Cristina sono stati fondamentali anche nella scelta dei piatti tipici da non perdere, senza il suo suggerimento non avrei mai assaggiato il cappon magro, di cui trovate il racconto nel mio articolo su cosa mangiare a Genova.

Se arrivate al mercato verso l’ora di pranzo o dell’aperitivo, nella parte centrale troverete numerosi tavoli circondati da altrettanti ristoranti di tutte le tipologie.

La domenica è chiuso.

due foto che rappresentano vari prodotti del mercato orientale di Gneova, come pomodorini e rape e la sarracinesca chiusa di un negozio con sopra una scritta

La spianata di Castelletto

A metà della prima galleria tra Zecca e Portello (prendendo la linea 36 – lato largo Zecca- fermata Castelletto) si trova un ascensore gratuito con cui raggiungere uno dei punti panoramici più romantici e suggestivi della città, da cui ammirare il tramonto e non solo.

Il poeta Giorgio Caproni in proposito scriveva: “Quando mi sarò deciso di andarci, in paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto”

Situata in posizione panoramica, la Spianata Castelletto sembra un vero e proprio terrazzo, che regala una vista mozzafiato dalle colline al campanile e dalla lanterna fino al mare.

Questo belvedere è il posto perfetto per una passeggiata romantica o per trovare un pò di pace, lontano dal caos cittadino. I vari localini regalano quel tocco in più ad un atmosfera già magica.

Se amate camminare potete valutare di raggiungere Castelletto a piedi, da piazza De Ferrari ci vogliono circa 20 minuti di salita moderata.

Per concludere questa prima giornata ti consiglio una cena al ristorante i 3 merli, dove abbiamo assaggiato uno dei piatti tipici più buoni, te lo racconto nel mio articolo su cosa mangiare a Genova.

Giorno due: il Porto Antico, il Museo del mare, la Lanterna

Dopo aver visitato la parte più storica della città, la seconda giornata l’ho dedicata ad una zona emblematica e vivace, dove storia e modernità si incontrano.

Qui si trovano musei, ristoranti e altre attrazioni iconiche come l’acquario (che ho deciso di non visitare per ragioni etiche) e la bolla di Renzo Piano.

Il porto è anche il punto di partenza per scoprire le bellezze del mar Ligure, da qui partono le imbarcazioni per le principali escursioni alla scoperta delle isole di Tino, San Pietro, Palmaria, o verso le 5 terre.

Il Porto Antico e il Museo del Mare

Si affaccia sul mare con le sue storiche banchine e le sue piattaforme galleggianti da cui ammirare la costa e crogiolarsi al sole.

Era domenica mattina: c’era chi leggeva, chi chiacchierava, chi scattava fotografie; un luogo frequentato da turisti e non, che vogliono respirare il profumo del mare pur rimanendo in centro città.

Un tempo centro nevralgico del commercio marittimo, oggi trasformato in un’area ricca di attrazioni turistiche: il porto antico è diventato un luogo di incontro, cultura e svago.

Tra le molte attrazioni che vi si trovano, non ho ancora menzionato il più grande museo del mare di tutto il Mediterraneo: Galata.

Non sono una grande appassionata di musei ma questo è un po’ particolare, racconta sei secoli di storia di vita marina e navigazione con postazioni interattive in cui potrete anche simulare la guida di una nave (la Galata) e visitare un vero sommergibile (quest’ultimo visitabile con un biglietto a parte, l’ingresso è consentito dai 5 anni in su).

Questo museo permette di comprendere come Genova, grazie alla sua posizione strategica e alla potenza della sua flotta, sia stata una delle potenze marittime del Mediterraneo.

Il museo è un punto di riferimento per tutti gli appassionati del mare, di storia nautica e per chi vuole scoprire come quest’ultimo abbia plasmato la storia della città.

2 foto con palazzi storici di Gnevova e al centro la Lanterna il faro di Genova

Il simbolo della città: la Lanterna

Non si può venire a Genova senza visitare il suo simbolo per eccellenza, ovvero la lanterna, che con i suoi 77 metri d’altezza è il più alto faro del Mediterraneo ed il secondo in tutta Europa.

Sebbene sia situata un pò lontano dal centro, è possibile arrivarci a piedi. Partendo dal porto antico, con una passeggiata di circa 40 minuti in leggera salita, si giungerà a destinazione. Le alternative sono:

  • l’autobus dalla stazione di Piazza Principe o da Piazza De Ferrari che vi lascerà a circa 8 minuti a piedi
  • il taxi se volete farvi lasciare proprio all’ingresso
  • la propria auto, se ne avete una in loco, ma è bene sapere che le vie sono un pò strette e in salita

Appena arrivati una serie di pannelli lungo il percorso raccontano le attività passate e presenti del porto, fino ad arrivare alla base della scalinata di ben 172 gradini, grazie alla quale si raggiunge la prima terrazza panoramica. La fatica sarà ripagata da una vista mozzafiato sul porto e sulla città vecchia.

Leggenda narra che il costruttore della lanterna, di cui non si conosce il nome, sia stato gettato in mare dai cittadini stessi, alla fine del progetto.

Due sarebbero le probabili cause:

  1. La prima legata all’economia, ovvero i genovesi, tirchi per definizione, non intendevano pagare il conto.
  2. La seconda di natura più strategica: non volevano che l’architetto riproponesse altrove la perfezione di questa torre.

Oggi, oltre ad essere un punto di riferimento per i naviganti, ospita il museo della lanterna, dove i visitatori possono scoprire il legame profondo tra Genova e il mare.

VUOI VISITARE LA LANTERNA?

Salta la fila prenotando la tua visita con Get Your Guide, il miglior sito di prenotazioni on line, con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima

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Hai un giorno in più?

Se riesci a prolungare il tuo soggiorno ti propongo diverse attività, in base alle tue preferenze:

  • Cooking class di pesto alla Genovese all’interno di uno dei palazzi dei Rolli, un gruppo di palazzi storici costruiti tra il 500 e il 600 per ospitare le famiglie aristocratiche; riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO per la loro imponente architettura. Solo alcuni sono attualmente visitabili. Questa pesto experience è prenotabile con Creattivando.
  • Il borgo marinaro di Nervi e la famosa passeggiata Anita Garibaldi. Dopo due giorni in città ho sentito il bisogno di riconettermi con la natura e il luogo migliore è sicuramente Nervi: un antico villaggio di pescatori a pochi km dal centro con la sua famosa passeggiata panoramica sul mare.

 

Genova ti lascia la voglia di ritornare, le cose da fare sono ancora tantissime.

Ti aspettavi tutte queste attività? Se hai delle domande ti aspetto nei commenti.

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